Purtroppo non sto seguendo molto questa edizione degli US Open. Ieri sera però mi sono trovato a guardare la partita di terzo turno tra Serena Williams e Victoria Azarenka. Punteggio finale di 6-1 7-6 (7-5) a favore dell'americana, che si è qualificata così agli ottavi di finale dell'ultimo torneo del Grande Slam della stagione.
E' stato bello rivedere la 30enne del Michigan su livelli di tennis molto alti. Dopo l'annus horribilis - pieno di infortuni, ricadute e preoccupanti problemi di salute - Serena sta finalmente ritrovando la forma migliore e sta dimostrando di essere ancora oggi la tennista più forte del pianeta. Mai come in questo momento la classifica del tennis femminile è bugiarda. Stando al ranking WTA, infatti, Serena è la 27a tennista al mondo. Ma si sa, le classifiche del tennis mondiale si basano sui risultati dell'ultimo anno solare, e Serena nell'ultimo anno non ha quasi mai giocato.
Il recupero della statunitense ha dell'incredibile, se pensiamo che a marzo si trovava su un lettino di ospedale, ricoverata d'urgenza per un'embolia polmonare. Neanche sei mesi fa, si parlava di carriera a rischio. E invece il recupero lampo. A metà giugno il ritorno al tennis con un paio di partite a Eastbourne, poi a fine giugno l'eliminazione agli ottavi di Wimbledon, e già ad agosto il ritorno alla vittoria con i successi ai tornei di Stanford e Toronto.
Il recupero della statunitense ha dell'incredibile, se pensiamo che a marzo si trovava su un lettino di ospedale, ricoverata d'urgenza per un'embolia polmonare. Neanche sei mesi fa, si parlava di carriera a rischio. E invece il recupero lampo. A metà giugno il ritorno al tennis con un paio di partite a Eastbourne, poi a fine giugno l'eliminazione agli ottavi di Wimbledon, e già ad agosto il ritorno alla vittoria con i successi ai tornei di Stanford e Toronto.
Il 26 settembre Serena compirà 30 anni, un'età cruciale nel tennis. Nella storia di questo sport infatti sono pochissimi gli over 30 che hanno saputo ottenere dei successi importanti. Solo i grandi ci sono riusciti. Pete Sampras riuscì a conquistare il suo quinto e ultimo titolo US Open nel 2002, all'età di 31 anni. E Andre Agassi riuscì a tornare numero 1 del mondo il 28 aprile 2003, all'età di 33 anni e 13 giorni. Il suo è un record ancora imbattuto. Il tennis ad alti livelli è uno sport molto logorante, sia per le molte partite, spesso ravvicinate, sia per la quantità di viaggi, spesso intercontinentali, che un atleta è costretto a fare tutti gli anni. Così tra gli uomini l'unico giocatore attualmente nei Top 15 ad avere superato i 30 anni è Roger Federer, numero 3 del ranking. E tra le donne i numeri sono ancora più sorprendenti: solo due giocatrici nelle prime 44 hanno superato i 30: una è la nostra Francesca Schiavone, numero 8 della classifica, l'altra è Venus Williams, numero 36. Sono statistiche che lasciano poco spazio all'interpretazione.
Eppure credo che Serena riuscirà ad imporsi anche dopo aver superato la fatidica soglia dei trenta. Ne sono convinto per diversi motivi. Innanzitutto perché il livello attuale del tennis femminile è troppo basso per impedire alla minore delle Williams di vincere qualche altro torneo. Poi perché Serena si è sempre presa delle pause, anche lunghe, dal tennis. Non ha mai giocato troppi tornei, si è sempre concentrata sui Grandi Slam. Ha dosato le energie insomma, e questo potrebbe avergli allungato la carriera. E, per finire, penso che vincerà ancora perché il suo servizio è uno dei migliori della storia del tennis femminile. Questo tipo di colpo non perde efficacia con gli anni, o perlomeno la perde più lentamente, e le darà sempre una grande mano, almeno sulle superfici veloci. Sarà sempre molto difficile strappare il servizio a Serena Williams.
Intanto, vincendo gli US Open, l'americana ha l'occasione di conquistare il suo ultimo torneo da ventenne. E di chiudere nel migliore dei modi una decade di grandi successi.
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