domenica 8 luglio 2012

Roger e Serena, il ritorno degli dèi


Il 2 marzo dell'anno passato Serena Williams lottava per la vita in una stanza d'ospedale di Los Angeles. Il ricovero d'urgenza e l'intervento tempestivo dei medici riuscirono a salvarla da un'improvvisa embolia polmonare che le stava tagliando il respiro. Sedici mesi dopo Serena è sul mitico Central Court di Wimbledon e tra le mani tiene stretto il piatto d'argento dorato. Il suo quinto successo sull'erba londinese ha un immenso significato non solo sportivo, ma anche e forse soprattutto umano, perché chiude definitivamente la lunga e dolorosa parentesi che aveva messo un grosso punto di domanda sulla sua carriera. Commossa, Serena ha ricordato proprio quei momenti difficili in ospedale anche durante la premiazione, ringraziando le sorelle e la madre per esserle state vicine.
Il tennis femminile vive comunque oggi un periodo di crisi nera, e il fatto che negli ultimi sette tornei del Grande Slam ci siano state sette vincitrici diverse la dice lunga sulla mancanza di una leadership consolidata e di un ricambio generazionale adeguato. Serena va verso i trentuno anni e nel tennis questa è un'età importante, come testimonia il fatto che pochissimi in passato sono riusciti a vincere oltre i trenta. Resta però lei, di gran lunga, la tennista migliore del circuito. E se manterrà le motivazioni giuste e la voglia di stupire, potrà continuare a vincere ancora per qualche anno, ampliando così la sua collezione di 14 Slam.
Wimbledon 2012 rilancia anche un altro ragazzo classe 1981. E' Roger Federer, che dopo due eliminazioni consecutive ai quarti torna a trionfare sull'erba londinese. E' il settimo successo dello svizzero a Wimbledon e il diciassettesimo titolo dello Slam che porta a casa. Una vittoria dal sapore ancora più speciale, perché lo rilancia dopo due anni al primo posto del Ranking ATP. Il tennis maschile vive oggi, al contrario di quello femminile, una fase storica eccezionale, con almeno tre interpreti sopra le righe. Federer, Nadal e Djokovic (con Murray primo degli umani) si spartiscono ormai da anni i titoli dello Slam. Considerando il livello altissimo della competizione e considerando l'età di Federer (che tra un mese compirà trentuno anni), essere tornato numero uno è un altro capolavoro, l'ennesimo della sua leggendaria carriera.
Li hanno dati più volte sul viale del tramonto, in passato. Ma l'autunno dei campioni è una stagione imprevedibile e a volte meravigliosa, come per questi due ragazzini di quasi trentuno anni che si divertono a sfidare il tempo. Stasera al grande ballo dei vincitori di Wimbledon ci saranno ancora loro, Roger e Serena.