venerdì 23 settembre 2011

¿Por qué?

Da tempo considero Fiorello uno dei più grandi entertainer che l'Italia abbia mai avuto. E' uno showman globale, un talento raffinato, un artista poliedrico. Sa presentare, intrattenere, cantare, imitare, improvvisare. Eppure qualcuno sembra non essersene accorto. La Rai, ad esempio.
Come mai l'emittente pubblica non gli affida ogni anno un programma tutto suo? Come mai per Antonella Clerici, Fabrizio Frizzi, Massimo Giletti, Caterina Balivo, e via dicendo la Rai trova sempre una collocazione nel palinsesto, mentre Fiorello scompare periodicamente dai radar televisivi? Por qué, por qué?, direbbe tormentato Mourinho. Le motivazioni economiche (del tipo: «Fiorello vuole troppi soldi») non reggono. La Rai spende (sperpera?) ogni anno svariati milioni di euro per mantenere in vita il moribondo Festival di Sanremo, quindi le motivazioni economiche vanno a farsi benedire. Allora come mai? Perché la Rai non sfrutta il suo grande talento? Nel 2009 Sky pensò bene di approfittare della situazione per offrire un anno di contratto a Fiorello e gli affidò uno show tutto suo. Fiorello Show, questo il titolo del programma televisivo (e spettacolo teatrale al tempo stesso) andato in onda su Sky Uno da aprile a giugno 2009, per un totale di 33 puntate. Risultato: successo clamoroso. Non sembra poi così difficile. Allora perché la Rai non vede?
Ho la sensazione che la bravura di Fiorello sia eccessiva per molti. Il confronto con uno showman del suo calibro finirebbe per far sfigurare tutte le mezze calzette che di questi tempi in Rai abbondano. Quindi molto più prudente usare il suo talento con il contagocce. A proposito: il prossimo novembre ci sarà il grande ritorno di Fiorello su Rai 1 con un nuovo programma in 5 puntate. Prima di rivederlo sull'emittente pubblica, potete contarci, passerà del tempo.

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