giovedì 25 agosto 2011

La civiltà del pubblico di Udine


Non è comune, almeno nel calcio, e soprattutto in Italia, assistere a scene di questo tipo. Vedere gente - tifosi di calcio! - applaudire la propria squadra che ha appena perso una partita importantissima è un evento raro dalle nostre parti. L'Udinese non parteciperà alla prossima Champions League, ma questo è solo un dettaglio della serata. La notizia è che anche in Italia si può tifare in modo sano, si può andare allo stadio sereni, portare i propri bambini a vedere la partita, senza paura e senza timori. Udine ha dato un grande segno di civiltà che non può e non deve passare inosservato. La civiltà è una conquista faticosa, una strada in salita e piena di tornanti. Chi ha già sudato e ha scalato questa montagna dovrebbe essere un esempio per chi ancora non lo ha fatto.
I giornali farebbero bene a dare ampio risalto e il giusto merito al comportamento del pubblico friulano, purtroppo immagino che non lo faranno. Si parlerà della partita, dell'eliminazione dell'Udinese, del fatto che ha giocato bene e meritava di passare, e via con i soliti discorsi. Magari di sfuggita si dirà anche che il pubblico ha applaudito la squadra nonostante l'eliminazione. Così, en passant. Sarà un contorno della notizia. Mentre dovrebbe essere la notizia. Questa sera a Udine i tifosi di calcio hanno dato una grande lezione di civiltà.

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