venerdì 29 luglio 2011

Lasciatelo correre

45"07: è questo il tempo con cui Oscar Pistorius ha corso i 400 metri al Meeting "Sport Solidarietà" che si è svolto qualche giorno fa a Lignano Sabbiadoro, in provincia di Udine. E' un grande tempo, che gli consentirà di gareggiare con gli atleti normodotati ai Mondiali di atletica in Corea a fine agosto. E' un evento epocale per l'intero mondo dello sport, perché per la prima volta un atleta disabile accede ad una competizione Mondiale per normodotati.
Pistorius è un uomo eccezionale, con una tenacia unica, un cuore pieno di energia e nessuna voglia di mollare. Dopo la sentenza della IAAF (International Association of Athletics Federations) - che il 13 gennaio 2008 sostenne che "un atleta che utilizzi queste protesi ha un vantaggio meccanico dimostrabile (più del 30%) se confrontato con qualcuno che non usi le protesi" e gli impedì con questa motivazione di partecipare alle Olimpiadi di Pechino 2008 - Oscar avrebbe davvero potuto mollare. Ma non lo ha fatto. Una sentenza assurda e infondata, come dimostrerà il Tribunale sportivo, che nel maggio dello stesso anno, affermò che non vi erano gli elementi scientifici sufficienti per dimostrare che l'uso delle protesi dia vantaggio competitivo.
A distanza di tre anni Pistorius si ripropone quindi prepotentemente sulla scena, e stavolta a spuntarla è lui con la sua sconfinata tenacia. La partecipazione ai Mondiali con i normodotati è un evento storico non solo per l'atletica, e probabilmente non solo per lo sport. Pistorius va oltre lo sport, è un modello per tutti quelli che lottano per un grande sogno. E' la storia di un ragazzo che nasce con una grave malformazione ed è costretto a subire a undici mesi l'amputazione delle gambe sotto al ginocchio, è la storia di un ragazzo che non piange sulle proprie ferite, e vive la vita con gioia, accettando quello che gli ha dato e quello che non gli ha dato.
Tra un anno inizieranno le Olimpiadi di Londra 2012, si dice che saranno dei Giochi grandiosi e che in Inghilterra stanno preparando le cose in grande. Non ho dubbi che la manifestazione sarà studiata nei minimi dettagli e che lo spettacolo sarà garantito, però negli ultimi anni si è un po' perso il senso profondo dell'evento olimpico, il cosiddetto "Spirito olimpico". Nelle intenzioni del barone Pierre de Coubertin, fondatore dei moderni Giochi olimpici, le Olimpidi dovevano essere una festa della gioventù di tutti i popoli e dei valori profondi dello sport: la lealtà, il coraggio, l’amicizia, la solidarietà, il rispetto di sé stessi e delle regole, la sfida ai propri limiti.
Pistorius incarna perfettamente questi valori, lui è lo Spirito olimpico in persona. Se otterrà il pass olimpico per Londra 2012, lasciatelo correre. Come dice Oscar: "E le protesi? Ah certo amico mio, le protesi. Cosa vuoi ti dica di loro e di tutte le polemiche ad esse legate?...le protesi, sono un dettaglio nell’immensità del mio sogno". Il sogno di questo ragazzo vale molto più di una medaglia, lasciatelo correre.

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