domenica 16 ottobre 2011

Tifosi con la memoria corta


Su alcuni siti sportivi sto leggendo diversi commenti di tifosi juventini che dicono che il tempo di Del Piero è finito e dovrebbe lasciare spazio agli altri. Allora voglio dire una cosa a questi pseudo tifosi della vecchia signora.
Del Piero non ha mai creato un solo problema di spogliatoio. Sono anni che periodicamente deve fare i conti con la panchina, eppure non si è mai lamentato pubblicamente di questo. Col Milan non ha giocato un solo minuto, eppure so quanto ci tenesse a scendere in campo anche solo per venti minuti. Però non ha fatto una polemica, neanche una. Anzi, si è congratulato pubblicamente per la prestazione della squadra. I giornalisti tempo fa dicevano che non sapeva accettare la panchina, ma lui non ha mai fatto polemiche pubbliche per questo. Certo, come tutti vuole giocare, ma sarebbe un problema se non volesse giocare. Non gli ho mai sentito dire davanti a un microfono una frase stonata, anche quando le cose non giravano a suo favore. Si è sempre comportato da vero Capitano, ha sempre rispettato le logiche del gioco di squadra, non ha mai fatto prevalere le sue esigenze rispetto a quelle del gruppo. Non ha mai fatto sceneggiate per una sostituzione, come invece capita spesso a Roma, dove tutto è concesso (o almeno lo era prima dell'arrivo degli americani) a un solo giocatore (indovinate chi). Negli ultimi cinque anni Del Piero ha sempre chiuso la stagione da capocannoniere della squadra. Nelle ultime due disastrose stagioni della Juventus è stato uno dei pochissimi a salvarsi. Per questo quando leggo certe critiche (farei meglio a chiamarli attacchi privi di ogni senso) contro Del Piero - fatti oltretutto da juventini (pseudo juventini?) - provo un certo disgusto. Sarebbe interessante approfondire la psicologia di certi tifosi - probabilmente lo hanno già fatto - che sembrano costantemente immersi nel presente, perdendo ogni riferimento temporale e qualsiasi capacità di contestualizzazione. Quando lo scorso marzo Del Piero segnò un gol meraviglioso e decisivo al Brescia, si sprecarono le lodi nei suoi confronti. Adesso che manca l'appuntamento col gol da un po' di tempo, si ricomincia  a dire che deve ritirarsi e lasciare spazio ai giovani. Beh, oramai dopo tanti anni che si ripetono questi discorsi, ci rido anche un po' su. D'altronde nel calcio italiano non c'è mai stato equilibrio nelle valutazioni, è sempre tutto bianco o nero. Non c'è voglia di aspettare e non c'è interesse (o capacità, non so) di fare un'analisi che vada oltre la situazione presente. Tutto è ora e soltanto ora. Ieri non esiste più.
Lunga vita al Capitano.

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