domenica 9 ottobre 2011

E' più italiano un leghista o un oriundo?

«La convocazione di Osvaldo nella nazionale italiana certifica il fallimento definitivo della politica della Figc. Il progetto di Cesare Prandelli, che avrebbe dovuto portare i nostri giovani talenti a vestire la maglia azzurra, si sta trasformando in una pensione per oriundi». E' deprimente sentire certi discorsi ancora oggi, nel 2011. A maggior ragione se provengono da persone che ci dovrebbero rappresentare. L'autore di questo magnifico e profondo discorso è chiaramente un leghista, tale Davide Cavallotto, deputato che, a quanto pare, nel tempo libero si diletta a fare il fanta-selezionatore della nazionale italiana. Con scarso successo peraltro.
E' davvero scoraggiante notare come nel nostro Paese ogni cosa, ogni piccola e insignificante cosa, riesca a diventare argomento per ingaggiare polemiche futili e dannose, buone solo a disperdere energie che sarebbero molto preziose, soprattutto in un momento come questo, per risolvere ben altri problemi. So bene che la migliore risposta a questo tipo di provocazione è non rispondere, ma stavolta non ce la faccio. Entro nella polemica.

Signor Cavallotto, non so se lei è a conoscenza del fatto che la Cina detiene oggi il 4% del nostro debito pubblico, il 10% di quello americano, e complessivamente il 7% di quello dei membri dell’Eurozona, Piigs in testa (i cosiddetti maiali: Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna). Il rischio di un default prossimo futuro dell'Italia autorizza molti a pensare che Pechino sia in trattativa per acquistare fino al 10% del nostro debito pubblico. La Cina, ovviamente, fa tutto questo perché ha interesse a farlo. Non compra il debito pubblico senza avere nulla in cambio, questo lo saprà. Lo fa innanzitutto perché la sua industria vive di export, e se crolla il mercato italiano è un grande danno economico anche per la Cina. Ma lo fa anche per inseguire quel disegno egemonico che le è tanto caro. Sa, pare che in cambio della cartaccia su cui sono stampati i nostri titoli, vorranno cose reali, concrete e di valore, a partire dalle nostre imprese pubbliche più importanti. In parole povere: acquistando tali titoli il Governo darebbe ai cinesi il via libera per l’acquisto di azioni nelle grandi aziende italiani (Eni ed Enel il prima fila). Vendiamo pezzi del nostro Paese alla Cina per evitare il fallimento. Ma lei di questo non si preoccupa. Lei non si preoccupa di trovare un modo migliore per risolvere l'enorme problema del debito pubblico italiano che non rassegnarsi (e consegnarsi) all'invasione cinese. Che gliene importa di frenare l'espansione cinese nel nostro Paese? Lei si preoccupa di frenare l'invasione dei giocatori stranieri nella nostra Nazionale. Come non capirla. La Nazionale di calcio sta aprendo le porte ai giocatori che non sono nativi della nostra penisola. Deve essere una cosa davvero terribile!
Pensi che la Nazionale di calcio tedesca ha portato al mondiale in Sudafrica 23 atleti, di cui addirittura 11 hanno radici all'estero, con 8 Paesi rappresentati, che salgono a 9 se si include anche la Germania. Più della metà dei giocatori, inoltre, sono nati fuori dai confini tedeschi oppure hanno almeno un genitore non-tedesco. Tra gli uomini di Joachim Loew - selezionatore tedesco - si mescolano polacchi, bosniaci, spagnoli, ghanesi, nigeriani, tunisini e turchi.  Penserà poverini questi tedeschi!. Ma la voglio tranquillizzare: la nazionale tedesca è una delle nazionali più divertenti, gioca un calcio moderno, veloce, di squadra. Non sono falliti, mi creda. Sono semplicemente in sintonia con i tempi. Signor Cavallotto, siamo nel 2011.

E poi, parliamoci chiaro, il concetto di nazionalità è molto delicato e si presta a molte interpretazioni. Personalmente trovo riduttivo ricondurlo al solo luogo di nascita. Si è italiani non perché si è nati in Italia - o perlomeno non solo perché si è nati in Italia - ma perché ci si sente italiani. E a volte le due cose non coincidono. Oggi Osvaldo, nella sua prima conferenza stampa azzurra, ha risposto a Cavallotto dicendo di essere più italiano lui, che ha moglie e figli italiani, rispetto a certi politici. Come dargli torto...

P.S. In fondo alla pagina trovate il contatore del debito pubblico italiano. Penso sia uno strumento utile per chi vuole toccare con mano la gravità del problema. Il contatore è stato creato dall'Istituto Bruno Leoni, e lo potete scaricare gratuitamente dal loro sito web: http://www.brunoleoni.it/

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