venerdì 15 giugno 2012

Biscotto o contrappasso?


27 maggio, Coverciano, ritiro della nazionale.
Buffon parla ai microfoni di SkySport: «Sicuramente alcune volte se qualcuno ci pensa bene cosa devi fare? Si dice meglio due feriti che un morto. E' chiaro che le squadre le partite se le giocano e sarà sempre così, però penso che ogni tanto anche qualche conto è giustificato farlo».
Passano diciotto giorni, nel frattempo comincia l'Europeo e l'Italia pareggia le prime due partite. Si crea la stessa identica situazione di otto anni fa, eravamo a Euro 2004 in Portogallo e il 2-2 tra Svezia e Danimarca ci mandò a casa rendendo vano il successo contro la Bulgaria. Torna l'incubo "biscotto", stavolta tra Spagna e Croazia.
14 giugno, Poznan, post partita contro la Croazia.
Parla nuovamente Buffon, stavolta ai microfoni della Rai: «La qualificazione dipende tutto da noi, ho la certezza che se dovessimo vincere l'ultima contro l'Irlanda saremmo qualificati. E poi se Croazia-Spagna finisse proprio 2-2 si metterebbe a ridere tutta l'Europa». E ancora: «La Spagna ha dei giocatori con un pedigree che non permette l'etichetta di antisportività e di far ridere l'Europa».

Inutile sottolineare l'incoerenza delle due versioni di Buffon. Se proviamo a riassumerle in un unico pensiero viene fuori qualcosa della serie: è normale che due squadre possano accordarsi per un pareggio, possono farlo purché non danneggino me e la mia squadra. Ora non si tratta di fare i moralisti, questo lo lascio ad altri, però non si può neanche fare a meno di osservare la pochezza di questo ragionamento. Forse dal capitano della nazionale sarebbe lecito attendersi qualche uscita (verbale) migliore. E' evidente che oggi non siamo proprio nella condizione di fare prediche a nessuno, né in casa nostra, nè tantomeno ad altri. L'Italia invece farebbe bene a concentrare tutte le proprie energie sulla sua partita, quella contro l'Irlanda del Trap, nella quale ha un solo risultato a disposizione: la vittoria, possibilmente con molti gol di scarto.
Riguardo a Spagna-Croazia. La Spagna è campione di tutto e non penso avrà bisogno di ricorrere a certi mezzucci per accedere ai quarti di finale. Ma se alla fine Spagna e Croazia facessero davvero un bel biscotto, un 2-2 pirotecnico in grado di fare fuori i temuti azzurri dalla fase finale dell'Europeo, nessuno potrebbe comunque giocare a fare l'indignato. Il "biscottone" spagnolo-croato sarebbe forse una bella lezione, un contrappasso perfetto per chi solo diciotto giorni fa sosteneva che sono meglio due feriti che un morto. Strano mondo, il calcio.

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