sabato 10 marzo 2012

L'ultima lezione di Del Piero

Estratto da un’intervista ad Alessandro Del Piero, pubblicata sulla Gazzetta dello Sport del 29 ottobre 2010:
La maglia numero 10 della Juve deve essere indossata, non ritirata. È bello che tutti i bambini possano sognare di giocare con una maglia che in 113 anni è stata vestita da grandissimi campioni. La Juve c'è stata, c'è e ci sarà a prescindere da Alessandro Del Piero.

In certi momenti è giusto continuare a crederci, ma in altri è meglio guardare in faccia la realtà. Penso che oggi sia giusto guardare le cose come stanno, senza girarci tanto attorno. La storia tra Del Piero e la Juventus finirà tra poco più di due mesi. Nel calcio molte cose possono cambiare in tempi molto piccoli, quindi è bene avere poche certezze, ma arrivati a questo punto solo un clamoroso colpo di scena potrebbe portare a un prolungamento del contratto. Il primo vero momento di difficoltà della stagione è arrivato, la Juventus non perde ma neanche vince. Pareggia. Cinque pareggi e due vittorie nel girone di ritorno. 11 punti in 7 partite. Non una crisi, ma un calo sì. Molto naturale, peraltro. Ero convinto che questa flessione sarebbe arrivata. Ed ero convinto che alle prime difficoltà la Juventus sarebbe tornata ad affidarsi al suo capitano. Evidentemente mi sbagliavo. Conte non lo vedeva prima e non lo vede neanche ora. Cambiano i momenti ma non cambiano le scelte di Conte.
Si sente spesso dire che Del Piero lascerà la Juventus a fine stagione, ma sarebbe più corretto dire che la Juventus lascerà Del Piero. Per certi versi questo momento mi ricorda quello del post infortunio del 1998. Tutti che aspettavano il ritorno di Pinturicchio e lui che si fece attendere a lungo, tanto da meritarsi il nuovo soprannome dell'Avvocato, Godot. Anche oggi molti tifosi fedeli lo aspettano, o meglio, aspettano che Conte lo faccia alzare da quella maledetta panchina e lo butti in campo. Magari per qualcosa in più dei dieci minuti finali. Ma stavolta l'attesa rischia di diventare inutile. L'unica valvola di sfogo che Conte sembra aver concesso a Del Piero è la Coppa Italia.
Le continue esclusioni non gli hanno comunque fatto perdere la testa, come è successo e succede spesso a molti altri campioni. Sta vivendo la stagione ai margini del campo, ma non ai margini della squadra. Il modo in cui ha rispettato la panchina è l'insegnamento più bello che lascia nella sua ultima stagione bianconera. La situazione evidentemente gli pesa moltissimo, perché è dal 2006 che il suo chiodo fisso è quello di tornare a vincere con la Juventus. E adesso che finalmente la squadra è tornata competitiva deve stare a guardare. Fino a pochi mesi fa dicevano che Del Piero era ormai un peso per la Juventus perché non accettava la panchina. E' troppo ingombrante - dicevano. Ora si dovranno rimangiare anche quest'ultima cattiveria. Se ne va da grande signore, lasciando dietro di sé un vuoto enorme e un'ultima grande lezione.

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