martedì 10 gennaio 2012

Henry e Scholes, il ritorno delle leggende


E sono 227 con la maglia dell'Arsenal per Thierry Henry!

E' incredibile quello che è successo negli ultimi giorni nel calcio britannico. Incredibile ed emozionante. Sì perché, pazzesco anche a dirsi, Thierry Henry e Paul Scholes sono tornati a vestire le maglie che li hanno consacrati. Henry è tornato all'Arsenal dopo cinque anni passati a giocare lontano da Londra, e Scholes è tornato a giocare per il Manchester United dopo aver annunciato il ritiro lo scorso giugno. Pare che Ferguson lo abbia chiamato al telefono dicendogli: «La verità è che abbiamo ancora bisogno di te, che fai torni a darci una mano?». Detto, fatto. Scholes è tornato e Ferguson lo ha già schierato nell'ultima mezzora della partita vittoriosa contro gli acerrimi rivali del Manchester City, valida per l'accesso al quinto turno di Fa Cup. E se il ritorno di Scholes è stato memorabile, quello di Henry è leggendario. A 1768 giorni dalla sua ultima apparizione con la tenuta dei Gunners, Titì si è ripresentato all'Emirates Stadium. Al suo ingresso un boato da brividi. E al suo gol, il numero 227 con la maglia dell'Arsenal - segnato dopo dieci minuti dal suo ingresso in campo - tifosi in delirio. Sì perché questi non sono solo grandi giocatori, sono bandiere purissime - come ne rimangono ormai poche nel mondo del calcio - che hanno lasciato il segno nel cuore della gente. Dicono tutto le parole di Henry: «Tornare qui è qualcosa di irreale a essere onesti, ma per me l'Arsenal è una questione di cuore. Non sono qui per fare l'eroe o per dimostrare chissà cosa, sono qui per dare una mano viste le assenze di Gervinho e Chamakh. Farò tanta panchina, la squadra sta facendo bene, ma sono pronto a dare una mano».
Così invece Ferguson sul ritorno di Scholes: «E' fantastico che Paul abbia preso questa decisione. E' sempre triste vedere grandi giocatori concludere la carriera, specialmente quando è così presto. Ma lui si è sempre tenuto in forma e ho sempre pensato che potesse fare un'altra stagione». Scholes ha 37 anni, ma Ferguson sa guardare oltre l'età di un giocatore e sa quanto sia importante avere in rosa giocatori con la sua esperienza, la sua classe e il suo attaccamento alla maglia. A proposito: qualcuno a Torino dovrebbe prendere nota.
Signori, non importa per quanto giocheranno ancora. Quello che conta è che sono tornate due autentiche leggende.

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