giovedì 17 maggio 2012

I pensieri del minuto cinquantasei


Una partita, una sola partita, e poi calerà il sipario sulla storia tra Del Piero e la Juventus. Una storia lunga diciannove anni sulla quale domenica in tarda serata verrà scritta la parola fine. Stavolta davvero, non c'è più spazio per speranze o colpi di scena. Del Piero ha già lasciato la sua casa, lo Juventus Stadium, domenica scorsa: il padrone non lo voleva più e lui se ne è andato così, nel suo stile, sommerso da un diluvio di applausi e dalle lacrime della sua gente. Uno spettacolo surreale perché avvenuto durante la partita, dopo il cambio con Pepe al minuto cinquantasei. Tutti lo volevano ancora Del Piero, almeno un'altra stagione, per rivederlo nelle notti di Champions e provare ancora qualche brivido con lui. Tutti, meno che Andrea Agnelli e qualcun altro all'interno della società. Una storia lunghissima, quella tra Del Piero e la Juventus, eppure c'è nell'aria quella strana sensazione che sia finita troppo presto, e comunque nel modo sbagliato. Con quell'annuncio del presidente agli azionisti, lo scorso ottobre, senza stile, senza rispetto, fuori tempo. Per questo domenica la gente ha applaudito così a lungo e si è commossa fino alle lacrime, al momento della sostituzione di Del Piero. Io ero lì, allo Juventus Stadium, e quel rumore, così avvolgente, forte, pulito, non lo posso scordare. Credo ci siano tante cose dietro a questa straordinaria dimostrazione di affetto. C'è il giocatore Del Piero, e questo è ovvio. C'è la persona Del Piero, che tutti hanno imparato a conoscere, chi più chi meno, e ad apprezzare. Ma c'è anche il tempo che passa. Ci sono diciannove anni che se ne sono andati, e te ne accorgi lì, al minuto cinquantasei di una partita di calcio. Vedi il tabellone delle sostituzioni con sopra quel numero, il 10, e ti rendi conto che il tempo è volato, e ti scorre davanti agli occhi il film di un bel pezzo della tua vita. E poi c'è, come dicevo, la sensazione che questo sogno poteva continuare ancora, almeno un altro anno. Perché Del Piero ha dimostrato di essere ancora in grado di decidere le partite, nonostante lo scarsissimo impiego. Quel gol alla Lazio è il più importante della stagione, anche se qualcuno faticherà ad ammetterlo.
Finisce così questa storia che nessuno avrebbe mai voluto finisse. Con Del Piero che giocherà l'ennesima finale della sua carriera, quella della Coppa Italia, domenica prossima, a Roma. Di nuovo a Roma, come il 22 maggio 1996, quando la Juventus sconfisse l'Ajax ai calci di rigore e alzò al cielo la sua seconda, e al momento ultima, Coppa dei Campioni. In quella partita Del Piero era titolare, e lo sarà anche domenica prossima, sedici anni dopo. Il cerchio si sta per chiudere.

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